La cosiddetta “Fase 2” é iniziata, e il mondo che abbiamo ritrovato dopo mesi di pigiama, divano e tv é totalmente diverso rispetto a quello di prima.
Il cambio di paradigma é stata una conseguenza dell’isolamento forzato, e con esso arriverà quasi sicuramente un cambio forte di tendenza anche nello stile del design. Se infatti nei primi anni 2000 prevaleva il colore e la spensieratezza, nella seconda parte di questo inizio millennio prevalgono gli spazi minimali, con colori neutri e desaturati, arricchiti da qualche elemento colorato la cui funzione é vitalizzare l’ambiente.
Meno matericità, più flat design, meno superfici porose, più prodotti a basso impatto e attenti alla nostra salute (recycling is the way!).
L’ombra di un nuovo (possibile?) lockdown porterà a ripensare le nostre abitazioni con spazi più ampi in grado di esaltare la luce come per esempio l’inserimento di ampie vetrate, quinte a scomparsa ma anche elementi mobili e mutevoli nel tempo.
Dobbiamo quindi arrenderci all’idea che la praticità vincerà sul design?
Il design avrà ancora un grande valore, ma l’aspetto funzionale diventerà preponderante: la casa diventerà il nuovo centro benessere, cuore nevralgico che bilancia il mondo fuori e l’intimità all’interno.